Premio per la pace ad Acs in aiuto ai cristiani perseguitati
Assegnato alla Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre il premio “Path to peace–Sentiero di pace 2019”. Intervista ad Alessandro Monteduro, direttore di Acs in Italia
L’ambito premio viene conferito ogni anno dalla Missione Onu della Santa Sede a New York e dalla Fondazione Path to Peace a personalità ed istituzioni che si siano distinte nell’impegno per la pace nel mondo. A dare l’annuncio del vincitore 2019 stato l’Osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite a New York, mons. Bernardito Auza. La scelta è caduta sulla Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che soffre “in riconoscimento del sostegno umanitario e pastorale offerto da Acs ai cristiani perseguitati in tutto il mondo”.
Nata nel 1947, fra le rovine e le devastazioni della seconda guerra mondiale, per iniziativa dal sacerdote olandese padre Werenfried van Straaten, Aiuto alla Chiesa che Soffre conta oggi 23 sedi nazionali ed arriva a finanziare ogni anno circa 5 mila e 500 progetti in 140 Paesi in tutto il mondo. Nel 2018 ha raccolto 110 milioni di euro, che sono andati in aiuto specie dei cristiani in Medio Oriente, sofferenti per le guerre e perseguitati già da molti da anni dal sedicente Stato islamico.
Path to Peace va a premiare l’impegno corale di Aiuto alla Chiesa che soffre, riportando in luce il tema della libertà religiosa, trascurato negli ultimi anni, come sottolinea Alessandro Monteduro, direttore di Acs in Italia