Quando il coach si chiama Francesco
Se per coach spirituale hai Papa Francesco non puoi che fare solidarietà sul serio, anche attraverso il linguaggio concreto e fraterno dello sport. E così Athletica Vaticana, l’associazione sportiva della Santa Sede, per mettere in pratica le indicazioni spirituale di Francesco ha invitato i campioni olimpici delle Fiamme Galle in Vaticano per incontrare i bambini assistiti nel Dispensario Santa Marta in una giornata operativa, tra visite pediatriche e sedute di logopedia.
Una singolare “visita della misericordia”, vissuta rilanciando l'insegnamento del Papa nel periodo quaresimale, per prepararsi tutti insieme alla Pasqua: le famiglie povere che trovano nel Dispensario un aiuto e un incoraggiamento dai medici e dagli operatori, tutti volontari; gli atleti professionisti del prestigioso gruppo sportivo della Guardia di Finanza e anche i podisti vaticani, tutti dipendenti e cittadini, che non vogliono “correre e basta” ma rilanciare una testimonianza solidale, spirituale e anche culturale tra gli atleti che incrociano nelle strade e nelle piste. E così nei locali del Dispensario, in un clima famiglia, quindici campioni hanno insegnato ai bambini, ma anche ai genitori, i “segreti” dei loro sport, insegnando anche qualche “piccolo passo” per sportivo per divertirsi e consigliando qualche semplice esercizio fisico per stare meglio. Le Fiamme Gialle non hanno mancato di portare materiale scolastico e anche magliette e cappellini, buoni proprio per fare qualche corsa e qualche salto. E per aiutare le famiglie più povere a celebrare la Pasqua ecco anche i dolci tradizionali come le uova di cioccolato per i più piccoli e le “colombe”.
A fare gli onori di casa è stata la direttrice, suor Maria Antonietta Collacchi, religiosa delle Figlie della Carità, accompagnata da sui più stretti collaboratori, a cominciare da Javier e Valentina. Con loro anche alcuni rappresentanti di Athletica Vaticana, con il presidente mons. Melchor Sánchez de Toca, sotto-segretario del Pontificio Consiglio della cultura.
Preferiscono non rilasciare interviste gli atleti delle Fiamme Gialle, non sono qui per mettersi in mostra. “Siamo qui per crescere come persone” dice, a nome di tutti, Fabrizio Donato, capitano anche della nazionale italiana di atletica leggera (nel salto triplo medaglia olimpica e recordman di presenze ai Giochi, oltre che campione europeo). Accompagnati dal generale Vincenzo Parrinello, comandante del Gruppo polisportivo, sono venuti a incontrare i bambini anche il campione olimpico di scherma Daniele Garozzo, il campione del mondo di karate Stefano Maniscalco, i saltatori con l’asta Sonia Malavisi e Ivan De Angelis, i velocisti Matteo Galvan e Lorenzo Valentini, la tuffatrice Maria Marconi e le judoka Miriam Boi, Assunta Galeone e Annalisa Calagreti. Con loro il capitano Giovanni Conti e il direttore tecnico dell’atletica, Andrea Ceccarelli. Per elencare medaglie e record non basterebbe la pagina.