Martedì scorso si è chiusa la settimana della comunità con la veglia celebrata nella chiesa parrocchiale di San Bortolo.
E’ stato un bel momento di fraternità che ha permesso di condividere le diverse esperienze vissute. Pur se organizzata dalla comunità di San Bartolomeo, la celebrazione è stata partecipata attivamente anche da alcuni componenti delle altre parrocchie convenute, attraverso il racconto delle testimonianze e la presentazione delle preghiere.
Anche il canto è stato motivo di unione, in quanto diverse persone di altre parrocchie si sono inaspettatamente unite al nostro coro per partecipare all’animazione. E’ stato possibile gustare la sensazione di una chiesa riempita dal canto, soprattutto durante il momento molto intenso del Padre Nostro durante il quale tutti si sono presi per mano.
Abbiamo vissuto il mistero della Chiesa, come comunità dello Spirito Santo, in cui è presente Cristo che ha promesso: “Dove due o più sono riuniti nel mio no- me io sono in mezzo a loro”. L’esperienza di questa settimana ci ha aiutato ad evidenziare che, quanto più una comunità è capace di ascoltare e comunicare la Parola di Dio, di curare la preghiera e la celebrazione, di vivere legami fraterni ed essere capace di condivisione con i più poveri e i più deboli, tanto più sarà in grado crescere nella fede.
Sorelle e fratelli carissimi,
È tempo penitenziale e di conversione, orientato alla festa e alla vita nuova del Signore Risorto: il dono della sua pace è la nostra speranza!
Vorrei cogliere questo inizio di Quaresima per augurare a ciascuno di voi, e alla vostra comunità radunata per il rito delle Ceneri, “buon cammino!”.
Vi sia compagna una continua ricerca di perdono: da offrire a chi ha sbagliato e da accogliere umilmente, se a peccare siamo stati noi; da sperimentare come dono sorprendente di chi ci vuole bene e che ci viene concesso gratuitamente.
Il dono viene da Dio e ci parla di Lui anche quando ci è trasmesso da uomini, da un amico, da un famigliare, da una comunità; è frutto della Pasqua di Gesù, del Risorto: solo lui può tanto!
A volte ci sorprende fino a scandalizzarci proprio perché va ben oltre le nostre logiche retributive e meritorie, come nel caso della parabola del padre misericordioso, quando il figlio maggiore si infastidisce per il perdono e per la festa che il padre dona al “prodigo”. Oppure quando Gesù invita a porgere l’altra guancia a chi ci percuote, o a benedire e amare quelli che ci trattano male.
Carissimi cristiani, la nostra Chiesa diocesana con tutte le sue comunità locali, è custode di questa speranza: sempre il Signore con il suo sguardo ci rialza e ci ricompone nella nostra dignità umana.
Le nostre comunità devono saperlo, possono farne esperienza e diventano voce per annunciare con la loro vita la misericordia di Dio. La Pace del Signore Risorto sia con la vostra comunità e raggiunga le vostre case. Buona e santa Quaresima!
Vescovo Claudio