Sudafrica, Giornata della Gioventù on line. Vescovi : sappiate spiccare il volo!
"I believe I can fly”: prende spunto dalla canzone di R. Kelly la lettera aperta che Monsignor Victor Phalana, presidente della Commissione Giustizia e pace della Conferenza episcopale sudafricana (Sacbc) indirizza ai giovani che oggi celebrano, a livello nazionale, la “Giornata della gioventù”
Una festa che si svolgerà on line, attraverso Facebook, a causa della pandemia da coronavirus che vieta gli assembramenti, ma non per questo meno gioiosa e carica di significato. “Credete e sappiate volare come le aquile!” è questo l’incoraggiamento che contiene la lettera di monsignor Victor Phalana, presidente della Commissione Giustizia e pace della Conferenza episcopale sudafricana (Sacbc), indirizzata ai giovani per questa Giornata.A loro il presule chiede di non arrendersi, di non perdere la speranza, di perseverare di fronte alle tante sfide che la vita presenta loro. Senza dimenticare l’esempio chi li ha preceduti, come i giovani studenti che, proprio il 16 giugno 1976 – scrive il presule - diedero vita alla rivolta anti-segregazionista di Soweto che poi portò alla sconfitta dell’apartheid. I sacrifici di quei giovani di 44 anni fa, si legge nella missiva, “non sono stati vani” ed hanno contribuito a cambiare “la storia e il destino” del Sudafrica. Di qui, l’insegnamento che i ragazzi di oggi possono trarne, tratto dal Vangelo di Giovanni: "Non c'è amore più grande che dare la vita per i propri amici" (Gv 15,13)”. “Possa questo essere il vostro ideale - chiede Monsignor Phalana ai giovani - quando affrontate una qualsiasi delle tante sfide quotidiane”.
Guardando, poi, al mondo studentesco, i cui progetti “sono stati deragliati dal virus Covid-19”, il presule esorta i ragazzi a “non cedere allo scoraggiamento”, perché la pandemia è solo “una battuta d’arresto temporanea”. Lo stesso è accaduto agli studenti del ’76, ma “nessuno è rimasto indietro: tutti hanno ripreso gli studi”. “La pandemia va affrontata con coraggio”, ribadisce il presidente di Giustizia e pace, invitando i giovani a rispettare le misure sanitarie anti-contagio, ad informarsi in modo adeguato ed a “portare speranza a chi ha paura, ha perso i propri cari o è malato”. Dal virus “si può guarire”, è l’incoraggiamento del presule che chiede ai ragazzi di “confidare in Dio”.
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