Campidoglio, il Papa esorta i cittadini ad essere una comunità unita
Il saluto alla cittadinanza di Roma dalla loggia del Palazzo Senatorio e quello rivolto, nella sala della Promoteca,
ad una rappresentanza di dipendenti capitolini sono gli ultimi discorsi che hanno scandito la visita di Papa Francesco in Campidoglio.
I cittadini si prendano cura gli uni degli altri. Quanti lavorano a servizio della città, siano consapevoli della loro responsabilità. Sono queste le esortazioni rivolte da Papa Francesco alla cittadinanza di Roma e ai dipendenti capitolini poco prima di concludere la propria visita in Campidoglio.
Salutando la cittadinanza, il Pontefice ha ricordato che è suo compito, ma anche di tutti i cristiani di Roma, “operare concretamente per mantenere il volto di questa Chiesa sempre luminoso, riflettendo la luce di Cristo che rinnova i cuori”. Il Papa ha sottolineato, inoltre, che nel suo cuore “trovano posto anche coloro che non condividono la nostra fede”:
Per tutti è la mia vicinanza spirituale, e il mio incoraggiamento ad essere ogni giorno “artigiani” di fraternità e di solidarietà. Questo è il compito di un cittadino: essere artigiano di fraternità e solidarietà. Come tanta gente in tutto il mondo, anche voi, cittadini di Roma, siete preoccupati del benessere e dell’educazione dei vostri figli; vi sta a cuore il futuro del pianeta, e il tipo di mondo che lasceremo alle generazioni future. Ma oggi, e ogni giorno, vorrei chiedere a ciascuno di voi, secondo le proprie capacità, di prendervi cura l’uno dell’altro, di stare vicini gli uni agli altri, di rispettarvi a vicenda. Così incarnate in voi stessi i valori più belli di questa Città:cioè una comunità unita, che vive in armonia, che agisce non solo per la giustizia, ma in uno spirito di giustizia.