Nel 1905, diviene curato Don Sante Piva
Con lui riprende il desiderio di realizzare il campanile. Così vengono organizzate questue, raccolte, sagre… tanto che alla sua partenza poteva dire di non lasciare debiti.
Ecco alcune voci:
1906 denaro raccolto: L. 406,85;
- Lotteria buccole L.40;
- Ricavato sagra L. 365,50.
Raccolto fino il 1908 per il campanile L. 3841,72; mattoni offerti n. 30.250.
Tra gli scritti di don Sante c’è anche questa curiosità:
“dei mattoni offerti nel 1908 (n. 6250) parte rimangono anche al presente, Circa 3000, parte furono adoperati nella costruzione dei pilastri e parte, devo dirlo, furono rubati…”
Il 21 agosto 1908 Don Sante viene nominato parroco di S. Eulalia a Borso del Grappa. Il lavoro del campanile è sospeso. Partendo lascia scritto: “sarebbe stata mia intenzione finire il campanile, ma mille difficoltà mi hanno impedito di effettuarla, sicché devo partire lasciando incompleto il lavoro; ai miei successori il fare la rimanenza”.
Il desiderio di Don Sante non viene più realizzato perché nel gennaio del 1909 in canonica del Duomo di Monselice si decide di creare una nuova parrocchia a San Bortolo purché si realizzasse una nuova chiesa: non più un territorio del Duomo ma una parrocchia autonoma! La vecchia chiesa, dunque, era insufficiente e in cattive condizioni.