Come eravamo prima

La “Rationes decimarum Italiae nei secoli XIII e XIV” sono importanti libri storici che contengono le testimonianze sull’imposta straordinaria sulle rendite ecclesiastiche. Ebbene proprio in questi testi viene ripetutamente elencato l’”Hospitale sancti Bartholomei de Montesilice”, un ospizio/ospedale che nel 1297 e successivamente, quando era rettore il sacerdote Gerardo, fu esentato dal pagamento di due rate delle tasse previste.

Quindi a San Bortolo esisteva un ospizio, non sappiamo quando fu fondato ma lo si trova anche in altri documenti.

In seguito, però, nella zona viene nominata solo la chiesa. Già nel 1489, quando vi fu la visita pastorale del vescovo Barozzi, dell’ospizio non si trova alcuna traccia, mentre viene nominata la chiesa di campagna di San Bartolomeo Apostolo. Il titolare della chiesa era un canonico di Padova, questi non se ne occupava molto anche se riscuoteva quanto proveniva dai 18 campi della Chiesa.

 

Nel 1582 i documenti ci fanno scoprire che la Chiesa e i campi annessi (detti beneficio) passano al Seminario di Padova. Da quel momento il Seminario inviò un sacerdote che celebri la messa nei giorni festivi. La chiesa diventa così “Priorato di San Bartolomeo” e si ritrova questo nome nei testi antichi della Diocesi.

 

Nel 1748, la Chiesa di san Bartolomeo riceve la visita del Cardinale Rezzonico. Si legge, nei documenti relativi a questa visita, che nella Chiesa di San Bartolomeo Apostolo si insegnava la Dottrina Cristiana ai ragazzi della contrada: la parrocchia inizia ad avere un volto ben preciso, quello di una piccola comunità di campagna.

 

Nel 1762 la chiesa era in condizioni così precarie, che ne viene decisa la chiusura se non viene restaurata in soli 6 mesi. In seguito si decide la costruzione di una chiesa con il campanile, ma si deve attendere ancora parecchio prima che la nuova chiesa veda la luce.

 

Nel 1864 a San Bortolo c’è la visita pastorale del vescovo Manfredi. Viene narrato nei documenti storici che la Chiesa di San Bartolomeo Apostolo è una “curazia”, ossia un territorio con una chiesa propria appartenente all’arciprete di Santa Giustina di Monselice.

E’ solo nel 1919 che la chiesa di San Bartolomeo apostolo diventa “curazia” autonoma, cioè non dipende più da Monselice, ma diventa una vera e propria parrocchia il 27 giugno di quello stesso anno.

 

L’11 giugno del 1909 iniziano i lavori per la costruzione della nuova chiesa, in stile gotico-romano, ad una navata, con 4 cappelle laterali. Nel 1930 la chiesa viene benedetta e diventa la nuova chiesa parrocchiale.

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