Ancora una volta la nostra comunità, all’inizio del nuovo anno pastorale domenica 9 settembre, ha vissuto un momento di profonda “koinonìa”, quell’intima “comunione” che nasce da un cuore tutto orientato a Gesù e che trasforma in comunità cristiana, famiglia di famiglie. Un appuntamento, ormai tradizione, che diventa una vera opportunità di condivisione e conoscenza reciproca. Quest’anno il luogo d'incontro è stato il nostro centro parrocchiale (casa di tutti), per dare a ciascuno, membri dei gruppi e non, la possibilità di partecipare più facilmente. Abbiamo visto la partecipazione non solo di persone adulte, ma anche di ragazzi e giovani di diverse età che hanno trovato, nel patronato, gli spazi idonei per scambiarsi momenti di confidenza, confronto e, soprattutto, ascolto. Abbiamo avuto la sensazione di trovarci in “famiglia”; abbiamo visto nell'altro, non un antagonista come spesso capita ma un fratello e una sorella, un compagno di strada da conoscere e con cui condividere il cammino. Abbiamo condiviso le nostre esperienze di vita nelle quali abbiamo riconosciuto la chiamata di Gesù.
Pian piano, dopo qualche difficoltà iniziale, si è creato un clima di familiarità e confidenza che ci ha permesso di raccontare e di narrare la vita senza timore del giudizio altrui; di esprimere le nostre difficoltà nel testimoniare ogni giorno la fede in Cristo. In particolare è emersa la consapevolezza profonda di essere raggiunti quotidianamente dall'Amore di Gesù, quel “filo d'oro” che ci permette di cucire insieme la nostra fatica e fragilità di creature con la Sua divina fedeltà che non ci abbandona mai donandoci la forza per mettere insieme la fede e la vita vissute nel lavoro, in famiglia e in parrocchia.
Salga dunque verso il cielo un inno di ringraziamento e di lode per questo nuovo passo vissuto insieme che ci ha permesso di crescere nella stima e nella carità reciproche.