Il circo in ospedale

 

Il Circo al Bambino Gesù. Turkson: la malattia non deve creare esclusione

Giornata di festa oggi all’Ospedale pediatrico di Roma con il Rony Roller Circus che ha fatto visita ai piccoli pazienti e portato loro colori e gioia. La presidente Mariella Enoc: i sorrisi fanno parte del percorso di cura

 

Giocolieri e acrobati, supereroi nei costumi e nelle esibizioni, gli artisti del Rony Roller Circus, premiato al Festival di Montecarlo hanno allietato la giornata dei bambini ricoverati all’Ospedale Bambino Gesù. Prima giochi di abilità e gag nella ludoteca interna, poi uno spettacolo più grande all’aperto tra piramidi umane e clown divertenti, infine un giro nelle stanze di alcuni reparti.

“W il circo in ospedale!” hanno  scritto i bambini nel disegno che hanno donato al cardinale Peter Turkson e a Mariella Enoc, rispettivamente Prefetto del Dicastero per lo Sviluppo del servizio umano e integrale e presidente dell’ospedale, le due entità che hanno organizzato la giornata “Bambini in festa! Al Bambino Gesù arriva il circo”.

“La malattia tende a creare esclusione per i bambini e per gli ammalati”, ha spiegato il cardinale Turkson. “Organizzare un evento del genere significa avere la possibilità di superare tutto quello che crea questa tendenza all’esclusione dei bambini. L’obiettivo è di poter portare un po' di gioia far sorridere un po' che per un po' dice cambiare un certo senso la situazione per questi bambini e far godere loro un po' di felicità è un po' di sorriso un po' di gioia”.

“Per i bambini”, ribadisce Mariella Enoc, “significa incontrare delle persone innanzitutto belle dentro che li aiutano in un percorso di sorrisi, di momenti di allegria che fanno parte sempre del nostro percorso di cura. I bambini sono incuriositi, sono attenti vorrebbero anche capire di più. Soprattutto le persone che fanno sfide, che fanno anche cose che paiono impossibili sono per i nostri ragazzi il segno che col coraggio si può vincere”.

 Artisti di cui viene apprezzata l’umiltà e la disponibilità. “Sono artisti più veri perché non hanno la pubblicità dei giornali”, afferma Enoc, “la loro è veramente un’attenzione, direi, umile ma grande. Questi giovani, queste persone sono invece persone che comunque facendo anche solo sorridere rendono un momento con la famiglia un momento bello, un momento felice, e non hanno nessun gloria particolare!".
 
 

 

Area riservata

Social

 

Dove siamo

Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Utilizziamo sia cookie tecnici sia cookie di parti terze per inviare messaggi promozionali sulla base dei comportamenti degli utenti. Può conoscere i dettagli consultando la nostra privacy policy. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.